Cercare lavoro all'epoca del Covid

perseguire gli obiettivi con fiducia tra paure e incertezze 

 

Sono fiera ed elettrizzata, ho terminato da poco i miei studi. 

Abito in Lombardia e io, come altri amici e colleghi siamo in lockdown. Per dei giovani che si affacciano al mondo lavorativo, questa non è esattamente una situazione confortevole. Tuttavia considerato che l'autocommiserazione e la disperazione non sono scelte contemplabili, una domanda sorge spontanea: cosa si può fare per il nostro futuro in un momento di stallo?


Analizzare la paura

Calvino diceva " a volte uno si crede incompleto ed è soltanto giovane".
La paura di fallire, di non essere all'altezza, dell' ignoto, sono le paure che tutti provano almeno una volta nella vita. Anche io ho queste paure per il mio futuro: mi prendo tempo per analizzarle.

Un saggio un giorno mi disse che "non esistono fallimenti ma solo feedback, positivi o negativi". Una volta messa a punto una strategia che funziona poco, non ci resta che cambiare strategia. Quindi il primo passo è non farsi scoraggiare dagli eventi, ma rimanere in ascolto e attivarsi per essere artefici di un futuro feedback positivo. 

Il pensare di non essere all'altezza nasce dalla scarsa fiducia nelle proprie capacità. Certo l'uomo saggio è quello che sa di non sapere, ma a volte bisogna darsi i propri meriti. Sono consapevole di dover imparare molto, ma anche che "Nessuno nasce imparato" e con un po' di pazienza e aiuto potrò raggiungere gli standard a cui ambisco.

La paura dell'ignoto forse è la paura più antica e radicata di tutte, quando la provo, agisco nel seguente modo: penso a tutte quelle volte che ho avuto la stessa paura e a tutte le opportunità nate mentre camminavo nel buio. Con il giusto atteggiamento e una buona dose di consapevolezza si può arrivare esattamente dove si vuole.

Amico tempo

Nei giorni di quarantena il tempo sembra il nemico più crudele, eppure esistiamo solo per lui e in lui, quindi come facciamo a farlo diventare nostro amico, nelle giornate senza impego?

Il mio obiettivo è trovare lavoro come fotografa o Creative Director, dunque, stilo delle "to do list" che mi accompagnino nel percorso e non mi facciano sentire immobili e dispersa. Ogni giorno depennare qualche voce e aggiungerne altre mi fa sentire appagata ed é la rappresentazione visiva dei miei progressi.

Dopo aver lavorato per l'obiettivo, è indispensabile dedicarsi ai propri piaceri. Io per esempio suono, faccio le parole crociate, ballo e sento i miei amici.

Alla fine della giornata sono stanca, appagata e sento di aver fatto dei progressi "lavorativi". Non è un modus operandi valido per tutti ma lo consiglio vivamente

Aggirare l'ostacolo

Ho sistemato alla perfezione il mio CV, mi applico nella ricerca di offerte di lavoro, ogni giorno faccio "quel pezzettino" in più, ma tutto il mio lavoro sembra non avere risultati, cosa faccio?

Non mi butto giù e attendo pazientemente. Tuttavia si può scegliere se aspettare attivamente o passivamente. Io scelgo di aspettare attivamente

Studio progetti di fotografi, per continuare ad apprendere. Mi informo sulla situazione attuale e lavoro ai miei progetti personali, che mi rendo conto non avrò mai più il tempo di seguire come posso fare in questo momento. 

Questo periodo non è semplice per nessuno, la frustrazione si fa largo e la nostra realtà e le certezze vacillano. E' un momento complesso, la solitudine non favorisce la creatività e la proattività, ma tutto può volgere in meglio se solo non si sta fermi a guardare.


“The wound is the place where the Light enters you.”

-Rumi



Ragazza con raggio di luce




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