L'importanza di "perdere"

 Una necessità indiscussa, poco raccontata

Proprio ieri ho ricevuto i risultati del concorso fotografico PR2 Camera Work 2021 a cui ho partecipato con un progetto fotografico intimo grazie al quale nutrivo molta speranza. Il mio nome non è comparso tra i 24 fotografi selezionati per una mostra collettiva a Ravenna.

Non posso negare che non come prima emozione abbia provato un forte dispiacere, da qui l'esigenza di fermarmi e analizzare ciò che mi nasceva dentro.

Sfuggire a colpevolizzazione e vittimismo

La nostra mente spesso dinnanzi a situazioni che non vanno come avevamo sperato cede a due estremi: senso di colpa e vittimismo. 

La prima (la mia "preferita") ci fa provare un forte senso di inadeguatezza e risveglia la vocina sopita che ogni tanto torna nella nostra vita a ricordarci che "non siamo capaci". Ci fa sentire stupidi per aver potuto solo lontanamente pensare che ce l'avremmo fatta e sembra fornire una prova empirica alla paura di fallire che in tutti noi risiede, anche in minima parte. In extremis questa sensazione ci può far sentire addirittura "schifati" di ciò che abbiamo prodotto.

La seconda invece ci porta a riversare la frustrazione sugli altri, declinando in altra maniera quel famoso senso di inadeguatezza. La sensazione è quella di non essere compresi e che non lo saremo mai. Nella prefigurazione della mente i nostri progetti, geniali, resteranno a marcire in un cassetto inediti e abbandonati al loro triste destino davanti ad un mondo "crudele" privo di possibilità.

La verità è che queste sensazioni sono ingannevoli, sono un gioco della mente per reagire nel modo più semplice ad un forte dispiacere. 

Emozioni: conoscerle per trasformarle

Per lungo tempo sono stata convinta che avrei dovuto evitare le emozioni negative. Cercare di non provarle. Cosa che ho subito capito essere impossibile. Ho presto compreso che provarle e analizzarle ci aiuta a riconoscere quando stanno insorgendo, ci aiuta a dialogare con loro in modo proficuo.

Davanti alla "mia sconfitta", il senso di inadeguatezza, con l'arresto del flusso di pensieri giudicanti, è lentamente mutato in curiosità: " cosa hanno prodotto i fotografi vincenti?", "qual' è il loro approccio alla fotografia", "portano qualcosa di innovativo? e se sì mi interessa?", "a cosa si ispirano? posso farlo anche io?"

Presto l'emozione negativa diventa possibilità di confronto e perciò di miglioramento. Infatti domare le nostre reazioni ridimensiona anche il nostro dispiacere e la nostra "sofferenza" mostrandoci le possibilità date dal presunto fallimento.

Fede in un percorso

La mia storia, mi ha dimostrato che il fallimento è un altro modo di vincere, se lo si interpreta nella maniera corretta. 

La prima cosa da fare è analizzare la situazione nel modo più oggettivo possibile. Successivamente non si deve perdere tempo a pensare a come avremmo potuto fare per riuscire correttamente nella nostra impresa appena scaduta, ma si deve pensare a cosa potremmo fare affinché in futuro le nostre speranze si concretizzino.

Perdere deve significare fiducia futura, deve significare fede in un percorso che spesso ci fa accadere le cose proprio quando devono capitare. Per questo qui ricordo, la frase di Italo Calvino con cui mi accolsero il primo giorno all'accademia Mohole:
"Alle volte uno si sente incompleto ed è soltanto giovane”

E riporto uno stralcio della preghiera della serenità, trovata proprio prima di venire a conoscenza dei risultati del concorso fotografico.

«Dio, concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso,
e la saggezza per conoscere la differenza.»

Sarà un caso? 


La mia conclusione è che dovremmo parlare tutti di più delle nostre sconfitte perché sono importanti quanto le vittorie e ci accomunano come umani. Raccontare delle sconfitte rende autentici e potremmo scoprire che anche la persona che più riteniamo realizzata ha dovuto farci i conti. 


Donna che cammina verso la luce

Fotografia estratta dal progetto "In eo me valde amo"
con cui ho partecipato al concorso PR2 Camera work 2021











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